- 1 Caratteristiche funzionali
- 2 Funzionalità aggiuntive
- 3 Potenza del motore: come valutarla
- 4 Accessori in dotazione: quali sono e quali potrebbero essere
- 5 Design e caratteristiche
- 6 Rapporto qualità/prezzo
- 7 Cosa valutare prima dell'acquisto
- 8 Svantaggi riguardanti questo tipo di elettrodomestico
Quali sono le migliori impastatrici per dolci? E soprattutto quali sono le caratteristiche che possono aiutarci a identificare un modello migliore rispetto a un altro? Oggi il mercato di questo genere di prodotti è talmente vasto che orientarsi può sembrare davvero complicato, ma con alcuni accorgimenti e facendo le dovute considerazioni riusciremo sicuramente a procurarci la miglior impastatrice per dolci adatta al caso nostro. Vediamo come fare!
Caratteristiche funzionali
Anzitutto bisogna tenere conto che tutte le macchine impastatrici si compongono di un braccio meccanico semovente, a cui potremo agganciare le nostre fruste (3 o 6 a seconda dei modelli). Il corpo macchina si sviluppa in orizzontale e il motore potrà essere contenuto nella base o nel braccio meccanico (motori a trasmissione o a presa diretta, che vedremo nel dettaglio più avanti).
Al di sotto delle fruste è presente generalmente il recipiente in cui andremo a versare i nostri ingredienti, e un coperchio anti-schizzo (che può essere provvisto di un foto per facilitare l’inserimento durante l’azionamento della macchina).
Con questo genere di elettrodomestico sarà possibile preparare dolci, pane, pizza e pasta fatta in casa. Alcuni modelli possono avere funzionalità aggiuntive e addirittura essere provvisti della funzione di cottura degli alimenti (per lo più planetarie per uso professionale).
Il prezzo per questo genere di strumenti è di fascia medio bassa e generalmente con circa 200/300 euro è già possibile procurarsi un’ottima macchina per impastare. Modelli a scopo professionale possono superare anche i 1000 euro, e sono provvisti generalmente di recipienti più capienti per la lavorazione degli impasti.
Funzionalità aggiuntive
A seconda del modello d’impastatrice che avremo scelto di acquistare potrebbero essere presenti più di una funzionalità: alcuni modelli sono dotati di dispositivi per evitare il surriscaldamento della macchina durante l’azionamento, altri ancora permettono di regolare la durata di una determinata lavorazione, d’impostare il tipo di rotazione delle fruste e di spegnere automaticamente la macchina dopo un tot di minuti.
Queste e molte altre funzionalità aggiuntive sono state appositamente studiate affinché la nostra macchina impastatrice venga incontro alle esigenze del consumatore, rendendo il procedimento più pratico e veloce. Prima di valutare quanto possano esserci alcune di queste funzionalità aggiuntive nella preparazione di dolci però, dovremo valutare con attenzione se la potenza del motore sia adeguata ai nostri scopi così come la velocità.
Potenza del motore: come valutarla
Anzitutto prima di acquistare la nostra prima impastatrice è bene sapere che ne esistono di due tipi: a motore a trasmissione o a motore a presa diretta. Di solito i modelli a presa diretta sono considerati più potenti e adatti a lavorare anche impasti molto compatti, mentre quelli a trasmissione avrebbero una maggior dispersione di energia. Detto questo esistono comunque ottimi modelli di impastatrici e planetarie con entrambi questi due tipi di motore, pertanto la decisione dovrà essere influenzata anche dal tipo di lavorazione per cui intendiamo utilizzare il dispositivo.
Se abbiamo intenzione di utilizzare la nostra impastatrice anche per realizzare impasti compatti e burrosi (come ad esempio quello per i biscotti) è sicuramente meglio procurarsi un modello a presa diretta.
Accessori in dotazione: quali sono e quali potrebbero essere
Di solito anche i modelli più essenziali e basilari di impastatrici vengono venduti con recipiente per gli ingredienti (ciotola), coperchio e almeno 3 tipi di fruste (6 in alcuni modelli):
- frusta a filo: per montare
- fruste a foglia: per impasti semi-liquidi
- gancio impastatore: per impasti compatti e solidi
Non tutte le fruste dei dispositivi oggi in commercio sono lavabili in lavastoviglie, pertanto è bene leggere sulla scheda tecnica quale sia il modo più idoneo di lavarle per non usurarle involontariamente. Molti degli accessori dei nostri elettrodomestici possono essere rivestiti di speciali smalti che, a contatto con eccessive fonti di calore, si potrebbero corrompere macchiando con della polvere grigia gli alimenti.
Le case produttrici più famose in genere scelgono acciaio inox, plastica e vetro come materiali per la realizzazione dei propri accessori. Affidarsi a un prodotto di marche come Kenwood, KitchenAid, Ariston o Moulinex può sicuramente assicurarci una certa affidabilità sul prodotto scelto. Queste case produttrici sono provviste di un centro assistenza a cui rivolgersi in caso di guasto e inoltre reperire ricambi per prodotti di queste marche è sicuramente più semplice.
Oltre ai 3 tipi di fruste basilari ne esistono altre per uso professionale, e la cui forma può essere leggermente diversa e studiata appositamente per la lavorazione di alcuni specifici ingredienti.
Design e caratteristiche
Per quanto riguarda il design le impastatrici odierne sono realizzate affinché siano facilmente intuitive per i consumatori e consentano loro un utilizzo pratico e veloce. Alcuni di questi oggetti sono realizzati anche per soddisfare il gusto estetico dei consumatori, e si tratta molto spesso di oggetti molto belli anche da esporre sui propri piani da lavoro in cucina.
Rapporto qualità/prezzo
I prezzi di un’impastatrice adatta alla preparazione di dolci, pasta e pizza fatta in casa variano a seconda della potenza, delle funzionalità e di altre caratteristiche di questa tipologia del prodotto. Generalmente si tratta di prodotti di fascia di prezzo medio bassa, e sicuramente con una spesa compresa tra i 150 e i 300 euro potremo già assicurarci l’acquisto di una macchina performante e adatta all’impiego casalingo. I modelli per uso professionale hanno una capacità molto più ampia e il loro costo può superare anche i 1000 euro.
Cosa valutare prima dell’acquisto
Dopo aver fatto le dovute considerazioni sul costo, le funzionalità e il marchio che ha prodotto l’impastatrice da noi valutata, vediamo con attenzione quali altre caratteristiche valutare prima dell’acquisto:
- Prima di comprare la nostra prima macchina impastatrice valutiamo il suo ingombro, così da essere certi di poterla posizionare sul nostro piano da lavoro e possibilmente nelle vicinanze di una presa elettrica, così da averla sempre a disposizione e pronta all’uso.
- Il peso è una caratteristica funzionale molto importante: è fondamentale infatti che durante l’azionamento la macchina resti ben salda e non si muova dal nostro piano da lavoro.
- La velocità per questo genere di dispositivi è generalmente compresa tra 3/6 livelli: per la lavorazione di dolci avremo bisogno di uno strumento versatile, in grado di amalgamare gli ingredienti ma anche di lavorare velocemente per montarli. I vari livelli di velocità sono influenzati dalla potenza del motore, e generalmente un modello con un motore oltre i 1000 watt di potenza assicura una maggiore versatilità di lavorazione.
- Le fruste sono essenziali per la lavorazione dei dolci, per questo dovremo assicurarci che siano presenti le 3 fruste tipiche previste per questa tipologia di dispositivi (frusta a filo, a K e gancio impastatore) e eventualmente che abbiano la forma e la dimensione che possa soddisfare le nostre esigenze.
- La ciotola dell’impastatrice è generalmente realizzata in vetro, plastica o acciaio inox. Un recipiente in vetro può consentirci di visionare l’impasto in ogni momento della lavorazione, e inoltre consente il lavaggio in lavastoviglie.
- Le recensioni dei consumatori sui modelli più noti oggi in commercio possono rappresentare un buono spunto da cui prendere informazioni e lasciarsi influenzare circa le reali potenzialità di ciascuna macchina.
- La capacità della ciotola deve essere adeguata alla lavorazione dei nostri ingredienti. In genere i modelli per uso casalingo consentono di lavorare quantità variabili tra i 2/10 L di prodotto. Inserire quantità maggiori di quelle previste dal manuale d’uso della macchina potrebbero causare un eccessivo surriscaldamento della macchina, o il rovesciamento della stessa e degli ingredienti versati nel recipiente.
Svantaggi riguardanti questo tipo di elettrodomestico
E’ molto importante valutare la potenza del motore in rapporto al peso di ciascun dispositivo, perché nella lavorazione d’impasti la macchina avrà bisogno di utilizzare un grande apporto di energia. Il peso dovrà assicurarne la stabilità e inoltre è fondamentale che la macchina non si surriscaldi alla prima lavorazione più consistente o compatta delle altre.
I modelli per la realizzazione di dolci possono avere un wattaggio minore rispetto a quelli studiati per la lavorazione d’impasti, perché generalmente si tratta di lavorazioni meno dense e compatte. Dunque è facile incappare per sbaglio in un dispositivo presentato come ottimale per la realizzazione di dolci e che poi si riveli non adeguato nel momento in cui si decida invece di realizzare impasti più corposi (come quelli per la pasta o per il pane). Il problema è stato in parte risolto da alcune case produttrici che hanno munito i loro dispositivi di appositi strumenti per il raffreddamento o per lo spegnimento regolato e automatico della macchina dopo un determinato tempo dall’azionamento.
Altra caratteristica negativa che potrebbe riguardare alcuni dispositivi riguarda la realizzazione degli accessori per mezzo di materiali smaltati e quindi non idonei al lavaggio in lavastoviglie. Prima di lavare il dispositivo è sempre necessario leggere la scheda tecnica per ottenere informazioni necessarie sulla normale manutenzione e lavaggio del prodotto.