- 1 Caratteristiche generali
- 2 Come si utilizza il tirapasta
- 3 Funzionalità
- 4 Prezzi e considerazioni
- 5 Cosa valutare prima dell'acquisto
Cos’è un tirapasta? E perché un modello d’impastatrice che sia provvisto di questo dispositivo potrebbe tornarci davvero utile? Oggi preparare la pasta fatta in casa grazie all’impiego di uno di questi elettrodomestici è diventato un compito facile e veloce anche per gli chef alle prime armi, ma poter realizzare anche diverse tipologie e forme di pasta grazie all’impiego di un dispositivo apposito ci permetterà di creare senza difficoltà anche strati talmente sottili da poter preparare delle ottime lasagne, fettuccine o cannelloni con estrema facilità. Vediamo come!
Caratteristiche generali
Le moderne impastatrici sono studiate per offrire il più possibile gadget e funzionalità aggiuntive utili al consumatore, tra queste (oltre a bilance incorporate, timer e sistemi di bloccaggio automatico) vi è anche il tirapasta. Un piccolo dispositivo composta da due rulli che, a seconda di quanto siano vicini tra loro, ci consentiranno di ottenere delle perfette “sfoglie” di pasta fatta in casa, e che poi potremo tagliare dando loro la forma che più ci aggrada.
Non tutti i modelli sono dotati di questo dispositivo e, per questo, dovremo assicurarci che sia presente leggendo la scheda tecnica prima dell’acquisto. Oggi esistono anche robot dedicati a tirare la pasta e il cui costo può variare dai 50 agli oltre 300 euro a seconda del grado di funzionalità e dal numero di gadget aggiuntivi. Alcuni robot multifunzione consentono d’impastare gli ingredienti al loro interno e poi, attraverso dei pratici adattatori, ci permetteranno di dare alla pasta moltissime forme diverse (compresi i cosiddetti tagli di “pasta corta”).
Prima di valutare l’acquisto di un’impastatrice dotata di tirapasta dovremo comunque assicurarci che essa rispetti ben precisi criteri tecnici e funzionali, così da essere certi di aver acquistato un prodotto pratico e performante anche per quanto riguarda la realizzazione di pane, dolci e molto altro. Di solito i modelli più economici e diffusi oggi in commercio vengono venduti con un apposito coperchio anti-schizzo, la ciotola in cui disporre gli ingredienti e 3 tipi diversi di fruste (quella a filo, a foglia e il gancio impastatore).
Come si utilizza il tirapasta
Solitamente nei modelli di impastatrice dotate di tirapasta questo piccolo dispositivo si trova nella parte superiore del braccio meccanico e con l’inserimento di alcune appositi accessori ci permetterà di realizzare spaghetti, fettuccine o semplici sfoglie da tagliare a mano. Questo genere di accessorio potrebbe non essere incluso in tutti i prodotti, ma acquistabile separatamente in un secondo momento. Viceversa, coperchio, ciotola e le 3 fruste basilari per la lavorazione degli impasti saranno sempre presenti.
Dopo aver lavorato l’impasto seguendo la ricetta e il dosaggio previsto dal manuale d’utilizzo della nostra macchina impastatrice, ci basterà realizzare dei panetti leggermente schiacciati che, per mezzo di una piccola leva posta a lato del tirapasta, potremo rendere sottili a seconda del nostro gusto e delle nostre esigenze. Modelli più evoluti consentono di regolare la “sottigliezza” della pasta da 1 a 3 mm, ma si tratta generalmente di modelli per uso professionale e non destinati all’impiego casalingo, e infatti il loro prezzo potrebbe risultare anche molto al di sopra dei 500 euro.
Oltre al dispositivo per tirare la pasta molte macchine impastatrici moderne sono dotate di tritacarne, bilancia, timer e ulteriori gadget studiati per rendere l’esperienza del consumatore il più possibile performante ed efficace.
Funzionalità
Per garantirci una lavorazione della pasta in maniera efficace è necessario che la nostra macchina impastatrice sia dotata di un motore abbastanza potente (ne esistono di due tipi: a trasmissione e a presa diretta) e che anche i livelli di velocità siano adeguati a lavorare gli ingredienti aumentandola o diminuendola all’occorrenza.
Sicuramente per preparare la pasta utilizzeremo la frusta a foglia e il gancio impastatore, ed è anche necessario che gli accessori siano realizzati in materiali idonei alla lavorazione dei cibi e che consentano il lavaggio in modo pratico e veloce (non tutti i modelli consentono il lavaggio per mezzo della lavastoviglie). Prima di valutare l’acquisto di un elettrodomestico di questo tipo dovremo valutare anche lo spazio in cui intendiamo posizionarlo, perché si tratta di robot da cucina particolarmente ingombranti e il cui peso deve assicurare una certa stabilità durante il tempo di azionamento.
Qualora volessimo un robot che ci consenta di realizzare anche impasti mischiati con altri ingredienti potremo valutare l’acquisto di un’impastatrice dotata di frullino, così da poter tritare alcuni ingredienti nel suo recipiente prima di aggiungere quelli relativi all’impasto.
Prezzi e considerazioni
I costi di questo genere di prodotti oramai possono accontentare praticamente tutti i gusti e tutte le tasche. Pur trattandosi di un robot molto utile nello svolgimento di una delle funzioni relativamente più faticose e che richiedono anche lunghi tempi di lavorazione, le moderne impastatrici hanno un costo davvero contenuto e si tratta per questo di elettrodomestici dall‘ottimo rapporto qualità prezzo.
Con una spesa compresa tra i 100 e i 300 euro potremo acquistare un modello già molto efficace per la lavorazione casalinga, anche se sicuramente esistono macchine estremamente tecnologiche e avanzate a prezzi poco più elevati. Per quanto riguarda il dispositivo tirapasta non è presente in tutti i modelli, e in alcuni casi potrebbe convenire l’acquisto di uno assestante (dai 30 ai 50 euro nei principali negozi online) piuttosto che investire tanto su una macchina multi-accessoriata e che poi non si riveli magari all’altezza per quanto riguarda la potenza o la qualità dei materiali.
Cosa valutare prima dell’acquisto
- Prima di acquistare qualsivoglia elettrodomestico è bene che si valuti la sua potenza e le sue reali capacità durante l’impiego (non dovrà incepparsi neanche nella lavorazione d’impasti molto compatti, e dovrà sempre restare saldo anche durante lavorazioni particolarmente laboriose).
- L’ingombro dovrà essere adeguato al nostro piano da lavoro, e consentirci di lavorare la quantità di prodotto desiderata.
- I materiali dovranno essere di prima qualità (di solito i più gettonati sono plastica, vetro e acciaio inox).
- La possibilità di reperire eventuali accessori aggiuntivi, pezzi di ricambio o di consultare il centro assistenza, dovrà essere di facile attuazione.
- Nella scheda tecnica dovrà essere indicato come lavorare al meglio le quantità d’impasto prevista per uno specifico dispositivo e anche come manutenerlo nel migliore dei modi.